IL CHALICE WELL

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Glastonbury, con il suo campanile diroccato simbolo di antiche vestigia, costituisce da secoli uno dei luoghi più densi di mistero e mitologia d’Inghilterra. Situato su una collina al confine con il Galles, il campanile riconduce alla chiesa che sorgeva in questa lussureggiante campagna, un tempo circondata dal mare e raggiungibile solo da una sottile striscia di terra. Glastonbury divenne più accessibile quando le acque iniziarono a ritirarsi: le paludi restanti si prosciugavano sempre più durante l’estate, fino a rendere l’isola raggiungibile ed abitabile.
Le prime notizie databili di Glastonbury risalgono al 705 d.C., anno in cui re Ine vi fondò un monastero, abitato in seguito da monaci benedettini.
Le leggende che rimandano a Glastonbury sono diverse, ma le più note ed affascinanti riguardano il Santo Graal e Re Artù.
glastonbury - chalice wellSi racconta che Giuseppe di Arimatea, una volta giunto a Glastonbury, si inginocchiò a pregare appoggiando il suo bastone a terra: proprio in quel punto nacque il “biancospino di Glastonbury”, che ancora oggi fiorisce due volte l’anno, all’incirca verso Pasqua e Natale. Giuseppe di Arimatea fondò a Glastonbury una comunità cristiana ed edificò una chiesa, che venne distrutta da un incendio nel 1184 e sulle cui fondamenta sorse nel XII secolo la “Chiesa della Madonna”. Ai piedi della collina sulla quale sorge il santuario si trova un antico pozzo, elemento fondamentale nella misteriosa mitologia che avvolge Glastonbury, poiché proprio in questo pozzo – chiamato “Chalice Well”: il pozzo del calice – si crede Giuseppe di Arimatea abbia nascosto il Santo Graal.
Si narra ancora che Glastonbury sia l’antica Avalon, e che qui venne sepolto Re Artù.
Grazie ai racconti di un bardo gallese, dai quali si rilevò l’esatta ubicazione del sepolcro di Artù, Enrico II° diede ordine di cercarlo. Venne rinvenuta, a due metri di profondità, un lastra in pietra sulla quale era inciso: ”Qui giace sepolto Re Artù, nell’isola di Avalon”. Si decise di scavare oltre e, a tre metri circa al di sotto della pietra, venne rinvenuto un sepolcro nel quale si ritrovarono i resti di due persone.
La leggenda vuole che siano Artù e Ginevra legati in un amore eterno, ma nessuna prova scientifica ha mai supportato queste teorie.
artigianato-celtico-orecchini-bronzo-chalice-wellOltre a queste avvincenti leggende, il mistero più affascinante di Glastonbury resta senz’altro il “Tempio delle stelle”: lungo le strade che lo circondano, per un raggio di 12 km, le strade i fossati, i ruscelli, le colline e perfino i sentieri sono disposti in modo da formare le dodici costellazioni, visibili e ben riconoscibili.
Spesso sono state associate alla saga di Re Artù, proprio per il credere lui abbia trovato in questi luoghi sacri la pace eterna, anche se simbologie simili sono state rinvenute in moltissimi altri antichi siti megalitici.

 

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